BMJ Quality & Safety Published Online First: 28 March 2023 by Phillips EC et al.

Il debriefing in ambito clinico viene definito da alcuni come “il tentativo di colmare il divario tra l’esperienza di un evento e la sua effettiva comprensione”. Il debriefing rappresenta in pratica un’esplorazione guidata di un evento avverso al fine di mitigare l’impatto sul team ma anche di cogliere eventuali opportunità di miglioramento.

Il debriefing è uno strumento ben consolidato nella formazione simulata ed è una componente vitale per l’apprendimento; non ha nulla a che fare con una Significant Event Review, RCA o altre procedure “istituzionali” di Gestione del Rischio Clinico. Il debriefing può avvenire in qualsiasi momento a seguito di un evento, tuttavia, si riferisce più frequentemente a un debriefing “a caldo”, cioè immediatamente dopo l’evento. Il debriefing è una pratica emergente in vari contesti clinici; tuttavia, vi è una mancanza di standardizzazione e di implementazione diffusa. Da questa Review sistematica emergono 21 tipi di debriefing clinico.

A riguardo, nel raccomandare la lettura sicuramente interessante di questo paper, si raccomanda anche di non perdere la consapevolezza che non è tanto il metodo che viene scelto a determinare i risultati ma la qualità e la consistenza con cui lo si mette in pratica; rimanendo sempre a stretto contatto con il “perché” lo si utilizza.

External link: https://qualitysafety.bmj.com/content/early/2023/03/27/bmjqs-2022-015464.info

J Surg Educ. 2022 Nov-Dec;79(6):1509-1515 by Singer KE et al.

Analisi retrospettiva di 334 moduli di consenso informato per pazienti sottoposti a colecistectomia. Nello specifico, i consensi sono stati analizzati per inclusione di: conversione “open”, colangiografia intraoperatoria, lesione della via biliare, lesione di strutture vicine, re-intervento, leak biliare. Lo studio è stato condotto in un centro accademico degli Stati Uniti, all’interno di un programma accreditato di specializzazione.

Di tutti i consensi informati analizzati, solo il 47% includeva specificamente l’eventualità di eseguire una colangiografia intraoperatoria, il 47% il rischio di lesione della via biliare, 23% lesioni di altre strutture anatomiche vicine, il 19% leak biliare. Solo il 7% dei consensi informati includeva la possibilità di reintervento.

Nel confronto tra specializzandi e strutturati, gli specializzandi hanno dimostrato maggior attenzione ad includere nel modulo di consenso il rischio di lesione della via biliare (p = 0,002), possibile colangiografia intraoperatoria (p = 0,0007), lesione delle strutture vicine (p <0,0001), reintervento (p <0,0001), e leak biliare (p <0,0001).

External link: https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1931720422001829

BMJ Quality & Safety 2022;31:787-799  by Saini S et al.

L’emergenza preoccupante e diffusa di antibiotico-resistenze ha dato impulso allo sviluppo di numerose strategie di stewardship antimicrobica. Una delle strategie su cui si insiste particolarmente è la documentazione in cartella clinica dell’esatta indicazione per la prescrizione di ogni terapia antibiotica.

Documentare l’indicazione in cartella è ritenuto così importante da essere indicato come il sesto pilastro per la sicurezza delle terapie mediche insieme a: (1) paziente giusto; (2) farmaco giusto; (3) dose giusta; (4) orario/timing giusto; (5) via di somministrazione corretta. La documentazione dell’indicazione aiuta a prevenire errori, migliora la comunicazione tra sanitari, contribuisce alla ricerca, e permette iniziative di stewardship antimicrobica.

Questa Review documenta da una parte un crescente interesse intorno a questa tematica, dall’altra evidenzia ancora una grande variabilità nella pratica clinica, non solo a livello individuale, ma anche tra le differenti strutture sanitarie e/o aree geografiche.

External link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35552253/